COME ORIENTARSI NEL MONDO DEI COLOR TREND “DIGITALI”

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È trascorso circa un anno da quando è esplosa la pandemia e il mondo delle fiere si è dovuto adeguare. Da spazi fisici di incontro e confronto sulle novità di ogni settore, nell’arco di pochi mesi, le esposizioni si sono trasformate, diventando inevitabilmente virtuali.

In qualche modo bisognerà necessariamente orientarsi nel mondo dei color trend digitali.

Personalmente ritengo che ogni fiera di settore resta essenziale dal punto di vista professionale e umano. Quando la situazione ritornerà sotto controllo sono sicura che avremo modo di riscoprire l’importanza di partecipare fisicamente ai vari appuntamenti fieristici.

Il mondo delle tendenze non si ferma di certo, si assapora l’imprevedibilità di questo universo tanto affascinante quanto piacevolmente rischioso. Un paio d’anni fa non ci aspettavamo una pandemia così devastante ma la sensazione di dover apportare dei grandi cambiamenti, nel sistema della moda e non solo, c’è già ormai da diverso tempo. Sostenibilità, Ri-uso, Circolarità, sono elementi costanti che ci accompagneranno negli scenari attuali e futuri.

Cosa sta succedendo nel mondo delle tendenze?

La prima difficoltà che si incontra è quella di affrontare il mondo dei trend in modo del tutto o quasi digitale. Nello specifico quando parliamo di colori, il problema diventa più evidente: dai colori brillanti visualizzati sui monitor dei nostri PC e dispositivi mobili, bisogna poi passare ai colori tangibili e concreti. Vi assicuro che a volte la delusione è dietro l’angolo: pensare, immaginare, visualizzare a video dei colori e poi scontrarsi con la realtà dei colori reali, fisici, materici.

Spesso il colore “fisico” è accompagnato dal colore digitale, io stessa utilizzo il colore digitale identificato dalla codificazione più appropriata in base alle necessità progettuali. Esiste però una variabile fondamentale che è la materia, il supporto di base del nostro colore: in base alla tipologia di tessuto o accessorio si avrà una resa diversa del medesimo colore selezionato. 

Allo stato attuale quindi, possiamo osservare i colori virtualmente. Se questi saranno corredati da una codifica universalmente riconosciuta, avremo un’idea più precisa dei colori che saranno di tendenza per il futuro.

Quello che al momento ci mancherà è l’esperienza tangibile del colore espresso nelle varie tipologie di tessuti e materiali che abbiamo modo di vedere solitamente durante una fiera.

Per quanto video e immagini saranno in grado di raccontare i nuovi colori, ci mancherà il “touch” del colore e dei materiali.

In che modo le fiere di tessuti e color trend si stanno organizzando?

Sedetevi comodi e fissate le date in agenda, i più esperti sapranno già che le principali fiere saranno tutte digitali.

Qualche fiera ha iniziato lo scorso semestre, nell’incertezza più totale. Sono trascorsi alcuni mesi ed esattamente come le sfilate di moda anche le fiere sono orientate verso il digitale.

Qui di seguito alcuni appuntamenti digitali da non perdere sulle tendenze colori, tessuti e accessori, delle prossime stagioni:

  • 2 febbraio MilanoUnica P/E 2022
  • 8 febbraio – 5 aprile PITTI IMMAGINE FILATI
  • 15 -19 febbraio Première Vision Paris P/E 2022
  • 19-20 Maggio Performance Days Monaco, Aggiornamento AI 22/23 e Anticipazioni PE 2023

Per ognuno di questi eventi a cui bisognerà registrarsi, c’è una sezione dedicata al Market Place. È il luogo virtuale di primo contatto con le aziende di settore. La ricchezza di informazioni sui materiali e tessuti dipende dalle singole aziende alle quali si può richiedere generalmente un catalogo ed eventuali campioni di tessuto.

Ci saranno diversi talk durante gli appuntamenti fieristici a cui si potrà accedere on line e sicuramente ci sarà ancora molto altro da scoprire.

In molti ritengono che per produrre in maniera sostenibile si dovrà rallentare e offrire prodotti più durevoli e qualitativi.

Se trasferissimo lo stesso concetto al mondo dei colori questo cosa vorrebbe dire?

Abbandonate l’idea di vivere stagioni in cui vestire prevalentemente con colori classici come il bianco, il nero, il grigio, il blu o il marrone…Dunque SÌ ai prodotti durevoli e qualitativi ma non necessariamente omologati in neutre tinte classiche.

In questo periodo di grande difficoltà ci stiamo circondando di colori e forse faremo ancora più attenzione ai trend del momento. Il mio consiglio è di sintonizzarsi con gli eventi, i colori in digitale e contemporaneamente affidarsi ad un consulente del colore.